Gli organoidi sono versioni miniaturizzate di organi e tessuti umani sviluppati in provetta a partire da cellule staminali. Si realizzano organoidi del fegato, del pancreas, del polmone, dell’intestino, della pelle e anche del cervello. Gli organoidi sono tridimensionali e riproducono le funzioni di base dell’organo di origine; sono strumenti importanti perché permettono di osservare direttamente e con facilità lo sviluppo di tessuti, di organi e anche di tumori. Vengono utilizzati nella ricerca biomedica per testare nuovi farmaci e analizzare come i tessuti umani reagiscono in condizioni particolari determinate da malattie e stress.
Gli organoidi realizzati dai ricercatori giapponesi riproducono lo strato di pelle dove si formano i follicoli piliferi durante lo sviluppo embrionale, tra lo strato più esterno della pelle, l’epidermide, e il tessuto connettivo sottostante, il mesenchima. Nel caldo della soluzione di coltura, gli organoidi hanno sviluppato follicoli maturi dai quali sono spuntati capelli che in una ventina di giorni sono cresciuti ben 3 millimetri. I ricercatori hanno stimolato i melanociti, ovvero le cellule responsabili del colore della pelle e dei peli, per ottenere una tinta naturale dei capelli in vitro. Risultato: una piccola chioma scura.
Secondo gli scienziati, grazie ai risultati ottenuti, si potranno sviluppare nuove strategie per il trattamento della calvizie e di tutti quegli stati patologici che determinano la caduta dei capelli.