Sappiamo che c’è una relazione pericolosa tra alcuni tipi di tumore e virus, come il Papillomavirus, o batteri, come l’Helicobacter pilory, responsabile, secondo AIRC (Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro) di quasi 9 casi di tumore ogni 100.000 persone.
Secondo le stime, circa il 13% per cento dei tumori nel mondo è dovuto a un’infezione virale o batterica. Ma nessuno ha mai pensato a un altro importante e vastissimo regno dei viventi: i funghi.
Di recente, un gruppo di ricerca israeliano ha scovato tracce genetiche di funghi nei tumori umani. Si tratta di funghi microscopici, alcuni molto noti perché vivono comunemente dentro e fuori al corpo umano, come alcune specie appartenenti ai generi Candida, Blastomyces e Malassezia. Non si sa ancora se questi ospiti abbiano un ruolo attivo nello sviluppo dei tumori, quel che si è scoperto è che colonizzano le cellule tumorali in grandi quantità: in alcune tipologie di tumore c’è una cellula fungina ogni 10.000 cellule cancerose. Considerando che un tumore di piccole dimensioni può contenere fino a un miliardo di cellule.
Non si può escludere che i funghi possano avere effetti sulla biologia del cancro, ma neppure che il tumore sia semplicemente un ambiente favorevole allo sviluppo dei funghi. I ricercatori hanno scoperto che ogni tipo di cancro ha tendenzialmente una collezione di funghi e lieviti specifica e che a volte le cellule fungine sono accompagnate da batteri.
La scoperta necessita di ulteriori e approfonditi studi. Se fosse evidenziato un legame diretto tra crescita tumorale e funghi, la presenza di tracce fungine potrebbe fungere da spia per una diagnosi precoce, mentre una terapia combinata antimicotica e antibiotica potrebbe aiutare a combattere la malattia.