“Ansia” è un termine purtroppo molto frequente nelle conversazioni di ogni giorno: gli stress si accumulano e generano ansia, uno stato di apprensione che può rendere la vita un inferno. Lo sapevano anche gli antichi, il termine ansia deriva dal latino anxia, il quale a sua volta trae origine dal verbo ango che significa stringere, soffocare e, non è un caso, angosciare. E lo sanno bene tutti coloro che reagiscono all’ansia con un senso di soffocamento, di oppressione alla gola, al petto, con la tachicardia o con i disturbi della digestione e del sonno. Quindi, cogliere i segnali di stress prima che questo si trasformi in ansia è molto importante.
Ma quali sono i segnali? I processi fisiologici che accompagnano lo stress producono cambiamenti nella composizione dell’aria espirata e del sudore. Si tratta di segnali chimici impercettibili per l’olfatto umano ma chiari ed eloquenti per il naso formidabile di un cane.
Secondo uno studio recente condotto dai ricercatori inglesi della Queen’s University di Belfast, i cani sono in grado di cogliere lo stress nelle persone semplicemente dall’odore con una precisione del 93,75%. Lo studio ha coinvolto 36 non fumatori a digiuno (per evitare di confondere i cani con altri odori) nella soluzione di complicati test di matematica misurandone costantemente i livelli di pressione e frequenza cardiaca. I ricercatori hanno raccolto campioni di respiro e di sudore dai partecipanti prima e dopo l’esperienza stressante e li hanno fatti annusare a un gruppo di cani. I cani, addestrati per indicare lo stress, non hanno praticamente mai sbagliato e hanno individuato i campioni raccolti dagli individui stressati. Secondo i ricercatori, questa capacità canina si è evoluta durante millenni di contatto tra i nostri antenati e quei primi lupi che, avvicinandosi ai villaggi, si lasciarono addomesticare.
Un rapporto vecchio di 15.000 anni ma che non smette mai di stupirci.