A causa dell’effetto serra, causato dalla concentrazione sempre maggiore di gas climalteranti in atmosfera, soprattutto anidride carbonica e metano, attualmente la temperatura media del pianeta è 1,09 °C oltre il “normale”. Il valore normale della temperatura è quello che storicamente si registrava prima della metà dell’800, poi, con l’avvento dell’era industriale, l’umanità ha iniziato a utilizzare in modo massiccio i combustibili fossili: la combustione di carbone, petrolio e gas libera enormi quantità di gas serra.
1,09 gradi centigradi è una temperatura preoccupante, sembra un valore trascurabile, ma si sta avvicinando a quel grado e mezzo in più indicato dai climatologi come soglia di sicurezza che è meglio non superare. L’aumento della temperatura del pianeta intensifica i fenomeni climatici estremi, come siccità, ondate di calore, incendi, nubifragi, tempeste e inondazioni.
Il caldo eccessivo è particolarmente pericoloso, secondo OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) in Europa le ondate di caldo del 2022 hanno causato 15.000 decessi. Complessivamente, la crisi del clima influenza direttamente o indirettamente 286 patologie. Tra queste, molte sono dovute ai parassiti che, in un clima più caldo, prosperano e si riproducono in gran numero, come le zanzare e le zecche.
Anche le gravidanze risentono dell’aumento generale delle temperature. La sudorazione intensa comporta l’addensamento del sangue, l’aumento della pressione e la riduzione del flusso sanguigno e con esso anche l’apporto di ossigeno e nutrienti al feto. Il caldo eccessivo può anche indurre squilibri ormonali e innescare un travaglio anticipato.