Le onde d’urto focali sono onde acustiche o, più in particolare, impulsi sonori (da un punto di vista fisico sono onde meccaniche), prodotte da appositi generatori, in grado di propagarsi nei tessuti.
Sono diverse dagli ultrasuoni sia per le loro caratteristiche fisiche sia per i loro effetti.
La stimolazione con le onde d’urto, attraverso una microscopica e reversibile modificazione meccanica dei tessuti e delle cellule che li compongono, è in grado di indurre la produzione di sostanze ad azione antinfiammatoria e di fattori di crescita, che stimolano la riparazione dei tessuti.
Grazie a questi effetti biologici di base, da più di un decennio l’uso delle onde d’urto si è ampiamente diffuso in diversi ambiti: urologico, ortopedico, fisiatrico/riabilitativo, dermatologico/estetico ecc.
Le onde d’urto focali sono ben tollerate, non invasive, ripetibili e di grande efficacia clinica.
Inoltre possono agire in modo sinergico o di potenziamento con altre terapie, anche di tipo chirurgico; e non precludono altri percorsi terapeutici.
Le onde d’urto focali sono manu medica e si differenziano dalle onde d’urto radiali, che possono essere effettuate anche dai fisioterapisti, per la modalità di generazione del colpo. In quest’ultimo caso, infatti, le onde d’urto vengono generate in modo pneumatico, l’applicatore genera una “percussione” del tessuto che si espande dal punto di applicazione in modo radiale.
Come vengono fatte?
Le modalità di esecuzione della terapia con onde d’urto sono differenti a seconda che si tratti di patologie ossee, patologie tendinee e muscolari, spasticità o patologie cutanee.
La durata di ogni seduta, analogamente, possono variare dai 10-15 minuti nel caso di applicazioni sui tessuti “molli” (tendini, muscoli e cute), a 30-40 minuti per i trattamenti sull’osso, fino anche a 60-90 minuti per i trattamenti estetici.
Il paziente viene generalmente fatto accomodare in posizione supina sul lettino o seduta. Nella sede di trattamento viene applicato del gel, come durante le ecografie, per permettere una corretta trasmissione dell’impulso.
Durante tutta la durata della terapia il paziente è sotto costante e diretto controllo medico, in modo da modificare il livello di energia anche in funzione della sensibilità del paziente.
Le onde d’urto focali sono dolorose?
Se eseguite secondo i protocolli terapeutici codificati e con apparecchiature idonee, sono generalmente ben tollerate. Soprattutto se si tratta di trattamenti per patologie dei tessuti “molli” (tendini e legamenti).
Generalmente il paziente deve avvertire un fastidio/dolore accettabile, il medico può comunque dosare l’intensità dell’energia ed il numero di colpi applicati, per far sì che il trattamento venga meglio tollerato e sia comunque efficace.
L’apparecchiatura utilizzata permette di effettuare delle terapie personalizzate sul paziente in base alla sua percezione del dolore.
Ci sono degli effetti collaterali?
Gli effetti collaterali sono modesti.
L’effetto collaterale più frequente è una riattivazione del dolore dopo il trattamento anche a distanza di 2-3 giorni. Solitamente risulta essere assolutamente tollerabile e transitorio, nel caso fosse più intenso o persistente il paziente può assumere degli analgesici.
Raramente si può verificare l’arrossamento della regione cutanea dove è stato effettuata la terapia oppure la comparsa di piccole ecchimosi, in generale ciò si verifica nei trattamenti ad alte energie (quindi non quelli effettuati sui tessuti molli) oppure nelle persone con una maggiore fragilità capillare.
Follow up con il trattamento con onde d’urto
Il trattamento con onde d’urto focali può, in taluni casi, avere un effetto antidolorifico immediato, ma questo non costituisce la regola. In genere, i benefici si manifestano progressivamente, con il passare delle settimane. Per poter correttamente valutare l’efficacia della terapia, è consigliabile un periodo di follow up di circa 2-3 mesi.
Quali sono le indicazioni che possiamo trattare?
Tutte le tendinopatie sia del corpo del tendine che della sua inserzione ossea; sia in presenza di calcificazioni o spine/speroni ossei che in loro assenza
Le patologie legamentose post-traumatiche
Le borsiti
Le sindromi algodistrofiche e gli edemi ossei (esclusi quelli della testa del femore che possono essere eseguiti presso strutture specializzate)
I neuromi di Morton
Le cicatrici dolorose
Spasticità
La cellulite
Quali sono le controindicazioni?
Le uniche controindicazioni, secondo le linee guida internazionali, per le onde d’urto focali a basse energie, sono:
Presenza di tumore maligno nel campo focale
Presenza del feto nel campo focale
Quesiti frequenti
Le onde d’urto NON ROMPONO LE CALCIFICAZIONI e NON DETERMINANO MICROLESIONI AI TESSUTI
Le onde d’urto non hanno un effetto termico
Si possono effettuare anche in presenza di mezzi di sintesi (placche, viti, protesi…)
Si possono effettuare anche se il paziente è portatore di pace-maker
Si possono effettuare anche se il paziente assume anticoagulanti orali, eparinoidi, antiaggreganti
Requisiti minimi per fare le onde d’urto
Prescrizione da parte del medico (non necessariamente Specialista, può prescriverle anche il Medico Curante)
Anamnesi completa
Esami diagnostici relativi alla patologia da trattare (rx, ecografia, rmn, tc, …)
Terapia con onde d’urto focali presso il Centro medico Provitamed
Presso il nostro centro medico è possibile effettuare sedute di terapia con onde d’urto focali con la Dottoressa Elena Tibalt, esperta di questa terapia.